Il mio 2017.


Doveva essere una sorta di Best of, un articolo in cui vi riassumevo le letture, gli anime, le serie tv e i film migliori di quest’anno.

Ma forse il mio cervello ha pensato a qualcos’altro. O forse stavolta, è proprio il mio cuore a dettare le righe di quello che sto per raccontarvi. Perché il mio duemiladiciassette è stato un anno di cambiamenti, di novità. Se dovessi guardare indietro, vedere com’ero a inizio gennaio e come sono adesso, dove sono arrivata, quasi non ci credo.

Sono sempre io dopotutto, la ragazza a cui piace rintanarsi nei libri, quella che si nasconde un po’ dal resto del mondo, quella che no, quasi non la noti, perché in fondo è così ben celata che spicca poco fra la gente. 
C’è sempre un po’ di quella persona in me, e io lo so che ci sarà sempre, anche quando sarò più grande. Ma sono anche felice di vedere qualcosa di diverso questo dicembre, una luce nuova in me. Sono orgogliosa di vedere quello che ho costruito, con i miei sforzi, e col supporto prezioso della mia meravigliosa e incredibile famiglia. 

Mi guardo indietro, e davvero, è impressionante da come da gennaio ad oggi le cose siano, incredibilmente mutate.

A inizio anno mi barcamenavo tra un lavoretto saltuario e un altro, a ventuno anni cercavo ancora la mia strada, quella che mi facesse capire: “è il mio sogno”. Eppure,  dopo le superiori, io non l’avevo ancora vista. Non mi sono arresa e ho continuato a cercare.
Il test all’università è arrivato dopo. Chissà cosa sarebbe accaduto se non avessi tentato, chissà cosa avrei fatto a quest’ora, senza ritrovarmi con una marea di appunti, libri e nozioni da studiare, ricordare, memorizzare.
Amo quello che studio: guardo a quello che sto imparando con un ottimismo impressionante, ho frequentato le lezioni con uno spirito entusiasta (certo, se non iniziavano alle 8 e mezza di mattina), barcamenandomi tra un treno e l’altro, tra una corsa e l’altra per raggiungere la metro in tempo e l’aula all’orario giusto. 
Ho conosciuto persone meravigliose, così belle e radiose, a cui mi sono legata subito, con le quali ogni giorno condivido lo sclero per una materia incomprensibile, per un capitolo noioso, per un aneddoto divertente. Persone che stimo, e a cui voglio seriamente un bene immenso.

Ho visto il mio blog, questo piccolo, piccolissimo angolino, crescere giorno dopo giorno. Ho scambiato opinioni con blogger e personcine adorabili, con le quali ogni giorno condivido l’amore per la lettura, che ci fa stare così bene. Credo anche di essere migliorata un po’ come blogger, e voglio continuare su questa strada, sperimentare la mia scrittura, continuare a condividere con gli altri questa meravigliosa passione per i libri, le serie tv, i film e molto altro. 

A oggi il mio duemiladiciassette forse non si conclude nella maniera più allegra possibile, di recente ho perso una persona in famiglia a me molto cara, e se ci ripenso non sempre riesco a passare queste festività col sorriso in volto. So che questa persona in particolare non mi vorrebbe vedere così, nemmeno piangere di nascosto, faccio ancora un po’ di fatica ad accettare la sua scomparsa, ma so che col tempo andrò avanti.
Ho qualche buon proposito per l’anno successivo, come perdere qualche chiletto tanto per cominciare (ma staremo a vedere), ma soprattutto voglio imparare ad essere più coraggiosa e a proteggermi di più, a non arrendermi e a crederci esattamente come ho fatto a metà anno. 
Ciao duemiladiciassette, anno di cambiamenti. 

* * *

Vi lascio qui di seguito la mia classifica, il mio Best of del 2017, ci tenevo a non farvelo mancare. 

Lettura migliore

Ho fatto tante belle letture quest’anno, ho avuto anche il piacere di conoscere giovani autori promettenti. Ma ho scelto di indicare, non solo per una questione stilistica, l’intera trilogia di Delirium di Lauren Oliver: ho fatto un tuffo nel passato, alla me sedicenne, sono tornata a Portland da Alex e Lena, mi sono innamorata nuovamente della dolcezza del loro amore, e ho avuto anche il finale che desideravo: Requiem mi ha un po’ deluso per mancanza di azione, ma non per la sua conclusione.
(E comunque prometto di riportare le recensioni della trilogia su questo blog, visto che erano su quello vecchio).


Serie tv migliore


Il mio 2017 è stato un po’ a corto di serie tv, anche perché non ho avuto tempo e modo di potermici dedicare con calma. Però, delle poche che ho visto, posso ritenermi soddisfatta. Ho divorato la serie di “Tredici”, sto rivedendo di tanto in tanto le repliche di NCIS, e quest’anno sono tornate anche le ragazze Gilmore. 
Grazie al mio meraviglioso papà, ho poi iniziato a seguire “Ghost Whisperer”: so che non è una serie tv proprio recentissima, ma l’ho trovata bellissima e sempre coinvolgente, mi teneva con gli occhi incollati allo schermo. Da piccola un po’ mi inquietava, ma a oggi dico che è forse la migliore serie tv di quest’anno.

P.S.: Avevo iniziato anche Stranger Things, ma per questioni di tempo mi sono dovuta fermare alla seconda puntata della prima stagione (prometto di recuperare).

Film migliore


Ok, qui la scelta si fa ardua e complicata: sceglierne uno non è semplicissimo. Potrei tranquillamente nominare “La Bella e la Bestia”, perché è stato praticamente come tornare bambina: cantare le canzoni del film, rivedere le scene che da piccola mi emozionavano. Oppure potrei indicare quello che è secondo me, uno dei film più commoventi che io abbia visto quest’anno: “La famiglia Belier”. Di quanto mi abbia colpito e di come abbia preso possesso del mio cuore e delle mie emozioni un attimo. I valori familiari e la forza e il coraggio della protagonista sono ciò che ne fanno il tratto distintivo. 
Ve lo consiglio, è un film che merita assolutamente.


Anime migliore

Per la categoria anime, per chi mi ha seguito un po’ su Instagram, potrà facilmente indovinare: rullo di tamburi………… ma sto parlando ovviamente dell’Attacco dei giganti di Hajime Isayama! 
Ve lo sareste aspettati?
Scherzi a parte: su questa categoria, non ho assolutamente alcun dubbio. Attack on titan è un anime che va visto almeno una volta nella vita, anche se probabilmente credete che non possa fare al caso vostro: è una storia costruita bene, con disegni a dir poco meravigliosi, che lascia sempre col fiato sospeso e che riserva sicuramente delle incredibili sorprese. La seconda stagione personalmente mi ha fatto credere di non avere una mascella per la quantità di stupore che ha comportato. 
Una menzione speciale voglio dedicarla a Toradora, di cui ho fatto un rewatch quest’estate (e di cui trovate anche la recensione sul blog) e a Sword Art Online, che sto seguendo solo di recente, ma che mi sta piacendo tantissimo. 
P.S.: Lo giuro, arriverà prima o poi una recensione: non voglio scrivere qualcosa tanto per, voglio che Attacco dei Giganti abbia lo spazio che si merita.

Manga migliore


La mia recensione di “Birth of Rivaille” potrà dirvi tutto. Disegni bellissimi, personaggi ben caratterizzati, che conquistano il cuore. Non sarà solo Rivaille ad arrivare dritto alle emozioni: pure Isabel e Farlan ci riusciranno. Farlan soprattutto: lo amerete.
Probabilmente se fossi riuscita a recuperare anche i volumi successivi al primo di “A silent voice”, credo che sarebbe stato un valido avversario: perché il manga di Koe no Katachi sembra promettere benissimo.


Crush dell’anno


Levi Ackerman. Probabilmente il personaggio più interessante in cui sia mai incappata quest'anno, e la crush più incredibile che io abbia avuto negli ultimi anni.





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