Recensione "Your name" di Makoto Shinkai


Titolo originale: Kimi no na wa
Regia: Makoto Shinkai
Anno di uscita: 2016
Durata film: 106 minuti
Editore romanzo: J-Pop Romanzi!
Pagine: 184
Prezzo: €14,00

Trama
Mitsuha, una liceale che vive in una città di montagna, si ritrova, in sogno, nei panni di un ragazzo. Una stanza mai vista prima, amici che non conosce e Tokyo che si estende davanti a lei. 
Nel frattempo, Taki, un liceale che abita proprio a Tokyo, vive la stessa esperienza, ritrovandosi, in sogno, nel corpo di una ragazza, in una città sperduta fra le montagne. 
Presto si accorgeranno dello “scambio” onirico, ma…l’incontro tra due realtà così diverse mette in moto gli ingranaggi del destino. 



"La corda rappresenta lo stesso scorrere del tempo. I fili si torcono e si intrecciano, a volte si sciolgono e si uniscono di nuovo. Questo è il tempo. Questo è… questo è Musubi."


Recensione
Ricordo l’aspettativa elevata con cui osservavo la busta di carta della libreria non appena acquistato il romanzo. Si può dire che stesse aspettando proprio me, con la bellissima copertina della locandina del film, colorata e luminosa. L’ultimo volume esposto sullo scaffale, quindi no, era decisamente improbabile che me lo lasciassi scappare. 

Desideravo leggere di più su questa storia dolce e fresca, capace di intenerire e scaldare il cuore. 
Your Name si è rivelato però essere molto di più.

Che si tratti di un libro, di un film, di una serie tv, di un manga o di un anime, mi ci vuole poco per lasciarmi andare alle emozioni. Con Your Name ho sorriso, mi sono divertita con alcune scene, ma a metà della narrazione ho sentito davvero il mio cuore spaccarsi in tanti piccoli pezzettini.
E se avete letto il romanzo, sapete a cosa mi sto riferendo.

Il film è qualcosa di seriamente meraviglioso. E non parlo solo delle animazioni bellissime, o dei colori brillanti degli sfondi, dei paesaggi, e dei personaggi, realizzati a regola d’arte.
Io parlo proprio di quanto la storia sia stata lavorata a dovere. 
Innanzitutto è estremamente fedele al libro, in ogni più piccolo dettaglio. E’ una caratteristica piuttosto rara, ed è una cosa che a me fa sempre molto piacere, perché apprezzo molto quando si riesca a seguire quant’è più possibile la storia di un romanzo, trasportandola poi in forma cinematografica, perché non è semplicissimo farci stare tutti gli eventi di un libro e lo capisco.

Anche se lo stesso Makoto Shinkai, in un postfazione al termine del romanzo, spiega che ha iniziato a scrivere il libro durante la lavorazione del film. Benché sapesse che il romanzo sarebbe uscito prima della versione cinematografica, non sa affermare con certezza quale dei due sia l’opera originale. 

Tuttavia, quello che colpisce di Your Name è quanto sappia arrivare dritto alle proprie emozioni.
Dalla naturalezza e dalla spontaneità dei propri personaggi, adolescenti, che si ritrovano inaspettatamente l’uno nel corpo dell’altro, a vivere due vite totalmente differenti. Dall’effervescenza delle situazioni un po’ divertenti ed imbarazzanti che catturano il sorriso del lettore.

Dalla delicatezza di un sentimento d’amore che è evidente stia nascendo fra i due protagonisti, anche se stanno solo vivendo l’uno la vita dell’altro e non riescono a mettersi in contatto in nessun modo. 
E mi riferisco non solo alla tenerezza che esprimono le lacrime di Mitsuha quando è allo specchio e pensa all’appuntamento di Taki con la senpai Okudera, anche se è lei stessa l’artefice di tutto.

O al momento in cui, finalmente, i due si incontrano e lui le promette di scriverle nella mano il suo nome. In realtà, quando Mitsuha ritorna alla sua realtà e corre via per salvarsi, ruzzola a terra, schiude le dita della propria mano e legge qualcosa di diverso dal nome di Taki.


"E poi riprendo a correre, a tutta velocità. Non ho più paura di nulla. Non mi sento più sola.
Perché finalmente l’ho capito. 
Io sono innamorata. Noi siamo innamorati. 
Perciò noi ci rincontreremo di sicuro. "

Ciò che divide Taki e Mitsuha non è solo una questione di città. Ma è anche il tempo. E per non farvi spoiler, vi invito ad approcciarvi al libro o al film.

Onestamente, fra i due, io vi consiglio di più il film. Benché il libro sia riuscito a farmi emozionare, penso che sia uno di quei pochi casi in cui la versione cinematografica sia riuscita a colpirmi di più di quella letteraria. 
E vi spiego anche il perché.
Per quanto il libro sia scritto bene, non sono riuscita ad apprezzare del tutto il suo stile. Non capivo sempre benissimo quale fosse il punto di vista dei due personaggi, visto che nella stessa pagina c’erano pezzi in prima persona in cui parla prima Taki e poi Mitsuha. Benché lo si capisca poi in fretta quale dei due stia parlando, forse avrei preferito un po’ più di chiarezza fra i due punti di vista differenti.
Quindi il libro mi ha deluso? No, a dire il vero no, ma personalmente ho preferito di più il film, anche perché secondo me rende di più. 
Una storia dolcissima che vi consiglio di leggere o di vedere. 


Voto
Libro: 3 stelline e mezzo su 5
Film: 5 stelline su 5


L'autore

Makoto Shinkai nasce nel 1973 nella Prefettura di Nagano ed è regista, sceneggiatore, doppiatore e scrittore. Dopo aver frequentato la facoltà di letteratura giapponese all'università, decide di dedicarsi alla sua passione per gli anime. Oltre a Your name, ha ottenuto importanti premi e riconoscimenti per i suoi film Cinque centimetri al secondo (2007), I bambini che inseguono le stelle (2011), e Il Giardino delle Parole (2013).

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